06/10/2014: LAZIO
ADOZIONE DEL CUORE: INCROCIO AMERICAN STAFFORD
SHIRE-BULL TERRIER, 5-6 ANNI, DA 3 ANNI VIVE IN UN BOX DI 2 METRI PER 2.5, DA
CUI E’ USCITO UNA SOLA VOLTA, PER LA STERILIZZAZIONE.
Pitt è un bellissimo
incrocio American StaffordShire-Bull Terrier, ma quando è arrivato era in
condizioni pietose, irriconoscibile. E’ stato trovato 3 anni fa legato fuori
dal cancello del canile, era uno scheletro.
Su tutto il corpo aveva piaghe da
decubito, segno che veniva tenuto solo sul cemento e senza nessun spazio per
muoversi, al punto da piagare il corpo. Le zampe dietro non avevano nessuna
muscolatura, a malapena stava in piedi. E nel collo un solco profondo, la piaga
cicatrizzata di una catena di ferro, dentro cui
Pitt ha vissuto ed è cresciuto fino a che è diventato stretta come un
cappio che gli è sceso nella carne. Forse la salvezza di questo cane è stata di
essere abbastanza piccolo, pesa circa 18 kg. Non è diventato grande come probabilmente ci si aspettava dalla sua razza e
così è stato abbandonato, dopo una detenzioni crudele.
Adesso vive da 3 anni in
un box di 2 metri per 2.5, che divide con un cane femmina, senza mai
uscire. E’ uscito una volta sola, per
essere sterilizzato, e li gli abbiamo fatto fare una passeggiata e
abbiamo visto che sa andare al guinzaglio ed è dolcissimo. In uno spazio così angusto
vivono in 2 cani, senza nessuna uscita. Nonostante
questo Pitt si è rimesso in forze ed ha
ripreso muscolatura, vuol dire che prima non aveva assolutamente spazio, era
tenuto in condizioni disumane.
Ma lui nel cuore è disperato. Ci guarda con gli occhi spalancati da dietro le sbarre, ci chiama, appena ci vede si alza
sulle sbarre e incomincia a piangere. Non
si rassegna alla solitudine, a un’altra detenzione
disumana, per lui ogni giorno è sempre
come il
primo giorno in cui è arrivato. Non si rassegna a vivere
chiuso così, dimenticato ancora, senza potersi muovere. Noi purtroppo siamo potuti
andare solo 2 volte da lui. Le lacrime di Pitt, i suoi occhi disperati,
rimangono inascoltati.
Quando siamo andati da lui Pitt era felicissimo, si
fa fare le coccole, abbracciare, cerca il contatto, è affettuosissimo. Ma solo 2 volte ci ha visti, solo 2 volte lo
abbiamo potuto accarezzare. E quando ci vede passare, il suo sguardo
dietro le sbarre di ferro è straziante.
Lui vuole stare con noi, vuole stare vicino alle persone, è dolcissimo. Ci fissano i suoi occhi e dentro vi si legge tutto il dolore, tutta la sofferenza che ha
vissuto. E noi ci sentiamo in colpa,
anche se non siamo noi gli artefici di quella sofferenza.
Ci sentiamo in colpa perché siamo esseri
umani, perché i suoi occhi e le sue lacrime ci chiedono disperatamente aiuto. Pitt è un bellissimo cane e fuori dal box abbiamo visto che è molto espansivo, socievole, solare, come un cucciolo. Legato ad una catena cortissima sul cemento, sempre, probabilmente da quando era
piccolissimo, Pitt dentro di sé è
rimasto un cucciolo. Con un bisogno grande di una famiglia, di amore. Sarebbe
felice in una famiglia, e noi saremmo felici con lui. Abbiamo pietà del suo
dolore, del suo inutile arrampicarsi sulle sbarre di ferro, del suo pianto. Lui
non si rassegna. Vuole raggiungerci, vuole essere coccolato, amato. Vuole
muoversi, vuole vivere. Abbiamo pietà di tutta la sofferenza che ha già
passato.
Adesso non può continuare a
vivere solo, senza contatti, in un box di 2 metri per 2 senza mai uscire, non
può subire anche questo, e sono già tre anni che vive così. Riscattiamo
tutta la sua sofferenza, salviamo la sua
vita, con un gesto d’amore. Allora, un giorno, saranno solo il nostro viso,
l’erba verde, le coccole, le pappe buone e l’amore, che Pitt ricorderà. Come se nel mondo non esistesse nient’altro. ACCETTIAMO ANCHE UNO STALLO. LO PORTEREMO DAPPERTUTTO CON UNA STAFFETTA.
26/11/2015: PITT E' STATO ADOTTATO!